Classe 2G: Lettere al partigiano Cialacche
Caro Cialacche,
grazie per tutto quello che hai fatto per noi!
Spero che tu stia bene lassù. Quaggiù ho scoperto che hanno dato il tuo nome a una via vicina alla nostra scuola. Ti ho scritto tutto questo perché tutto quello che hai fatto per noi è incredibile! Grazie per tutto!
E’ grazie a Giordano Bruschi e alla nostra prof di Italiano se ti abbiamo conosciuto. Ancora grazie!
Da Edoardo e Pietro
Caro Cialacche,
ogni volta che passo dalla strada della mia scuola o dall’incrocio che va verso la chiesa di San Siro di Struppa, penso a te e a tutti gli altri partigiani che hanno combattuto per noi.
Io penso a quanto coraggio ci vuole per morire per i tuoi compagni.
Pensa, se quella notte non ci fosse stata la luna avresti potuto abbracciare ancora tua mamma, la stessa che ti ha cercato per giorni sulle alture liguri per poi trovarti senza vita.
GRAZIE DI TUTTO
Abramo
noi il 28 novembre, per ricordarti, abbiamo parlato a scuola della tua storia, ma soprattutto del tuo coraggio. La nostra scuola si trova nella via che ha preso il tuo nome. Tu, un ragazzo di soli 18 anni che, con i tuoi amici, facevi il partigiano. Il tuo nomignolo era Cialacche.
Il 28 novembre 1944, tu con i tuoi amici sei salito su in montagna per unirti agli altri partigiani. Nel cammino avete incontrato dei nazifascisti. Ai tuoi compagni hai detto “ Scappate, ci penso io”. Anche se i compagni ti hanno detto di non volerti lasciare solo, tu hai voluto a tutti i costi salvarli. Quindi, dopo che se ne erano andati, hai iniziato a sparare qua e là muovendoti, così sembrava un gruppo di tante persone. Ma la luna ti ha tradito e, con la sua luce, è comparsa la tua sagoma e quindi ti hanno colpito. Quando gli amici non hanno sentito più spari avevano capito che eri morto. Per tre giorni tua madre ti è venuta a cercare. Ti ha visto come sul tuo letto, con un lenzuolo bianco sotto e un lenzuolo rosso sopra.
La tua storia mi ha colpito molto pensando che avevi solo 18 anni quando sei morto per le persone a te care ma, soprattutto, per ottenere i diritti che abbiamo noi adesso e che non avremmo avuto senza chi, come te, ha combattuto per noi.
Ogni volta che passo nella via dov’è la mia scuola, dove passo gran parte della giornata, penso a te, alla tua storia e al tuo grande coraggio. Questo mi dà tante emozioni diverse.
Quindi, ringrazio te con tutto il cuore e anche gli altri che hanno perso la vita durante la guerra di Liberazione, visto che sono stati molto coraggiosi.
Lara

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