Una pericolosa avventura

 Stavo aspettando le mie amiche al molo perché stavamo per partire una settimana in barca a vela. Le mie amiche si chiamano:Stella che ha i capelli biondi, Diana la quale è amante della natura e Martina a cui piace la musica.

Finalmente le avvistai all’inizio del molo, la nostra barca si chiama “Stenella 13” ed è la barca di Stella. Tutte facciamo parte di una squadra di nuoto e apnea, ci siamo conosciute lì. Ci imbarcammo, avevamo in programma di circumnavigare il Mar Mediterraneo.

Partimmo dal porto di Genova (mi sa che ci metteremo più di una settimana secondo me)e faremo delle tappe.

Il secondo giorno ci fermammo ad Atene in Grecia.

Ripartimmo, eravamo in viaggio più o meno da un’ ora ( eravamo in mezzo al mare)e a un certo punto scoppiò un temporale terribile, onde che non avevamo mai visto.

Stella issava le vele, Martina tirava fuori l’acqua dalla barca, Diana soffriva di mal di mare e io scrivevo sul mio diario immaginario.

Vedemmo un’ onda gigantesca all’orizzonte, a quel punto decidemmo di metterci l’attrezzatura per l’apnea e ci tuffammo.

Vedemmo l’onda passarci sopra le teste e la nostra nave distrutta. Nuotammo, nuotammo. Finalmente dopo un giorno circa di nuoto vedemmo in lontananza un ‘ isoletta ;tutte nuotammo a più non posso e toccammo terra. Ci inoltrammo nell’ isola e subito sentimmo un odore strano. Martina, che era di origine cinese, disse che aveva già sentito quell’ odore. 

Stella osservò che sulle palme c’erano dei frutti gialli. Ci arrampicammo e ne prendemmo uno, Martina la aprì e scoprimmo che era un durian, un frutto tipico della Cina. Trascorse un altro giorno dove ci addormentammo molto presto perchè eravamo sfinite.

L’indomani ci svegliammo con il pensiero di tuffarci in acqua, era trasparentissima.

Ci preparammo e ci immergemmo. Ci eravamo divise io andai a destra, vidi un polpo, tanti ricci e pesci di ogni tipo ma a un certo punto vidi un buco, grosso come un banco di scuola, nel fondale. 

Chiamai le altre… appena lo videro rimasero un po' sorprese ma decidemmo di entrare. Prendemmo un bel respiro e ci immergemmo, laggiù era buio pesto e ci sentimmo osservate, molto osservate.

A un certo punto vedemmo dei tentacoli enormi e… SBAM!... (non ricordo più niente di quell’episodio. Ci risvegliammo in una grotta subacquea, era tutta buia a parte un piccolo spiraglio dove entrava un po' di luce. davanti a noi c’erano dei polpi giganti e una specie di creatura mezza donna e mezza polpo, tipo la strega di Ariel, URSULA.

Ci disse “Cosa ci fate o voi umane nella mia grotta”.

Diana, che era quella con più coraggio, disse che eravamo naufraghe da una settimana e mangiavamo solo durian. 

Il mostro disse che quest’isola si trovava al largo del Mar Ionio.

Ci raccontò che anche lei una volta era umana come noi, ma senza saperlo aveva rubato il fidanzato a una strega dei mari, che prima era sua amica, ed è per questo che ora lei è un mostro.

Il mostro aveva detto ai suoi servitori (i polpi giganti) le avrebbero riportate a casa.

A un certo sentii un trillo e mi resi conto che era stato tutto un sogno.


Lisa 2A







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