La porta

 Un giorno, mentre stiamo per uscire dalla scuola, vedo una porta mai vista. Sono sicura ancora adesso che non ci sia mai stata prima. Comunque, dicevo, mi avvicino a questa porta, tanto ci sono sempre tante classi e tanti alunni prima di noi, non se ne sarebbe accorto nessuno se per un attimo mi fossi assentata. Apro un pochino la porta, ma è tutto buio. Cerco il tasto della luce, quando mi accorgo che non c’è nessuno. Nessun rumore, nessuna prof, nessun compagno. Non possono essere usciti già tutti. Che strano! Vuol dire che ho la scuola tutta per me! Però c’è un silenzio strano, infatti mi viene anche mal di testa. Il pulsante della luce non c’è. Procedo a tentoni, e cado. Non so dove, sembra un burrone. Cerco di capire quello che sta succedendo, ma non ci riesco. Chiudo gli occhi, magari è solo un sogno. Quando li riapro, cado su un prato con il cielo giallo. Mi guardo intorno: alberi rossi, edifici rotondi… mi rialzo e noto delle persone che sembrano gentili. Mi spiegano tutto e mi fanno anche qualche domanda. Li ringrazio e mi incammino, non so dove. Sento dei passi. Mi giro ma magari ho sentito male: non c’è nessuno. Vado in un edificio con il nome di “biblioteca”. Magari lì ci sono delle informazioni su come uscire da questo mondo assurdo. Leggo che, al centro della città, c'è una porta che nessuno apre, perché porta in un altro mondo. Magari è il mio! Devo assolutamente entrarci. Ma leggo anche che quelli che vengono da mondi esterni vengono… decapitati?! Entrano anche le persone a cui avevo chiesto prima. Mi indicano e parlottano qualcosa, e in un attimo ho tutti gli occhi addosso. “Forse è meglio andare, eh? ho detto. Quindi avevo tutta la gente alle spalle, che mi rincorreva come se fossi una tigre pericolosa, o qualcosa del genere. Raggiungo il centro della città, ma finisco dalla padella alla brace. Lì ci sono già tutti pronti ad aspettarmi con la ghigliottina alle spalle. Mi fermo, mentre mi accerchiano. E’ davvero la fine? Poi vedo un buco in mezzo alla folla. Deglutisco e rapida come un giaguaro mi precipito verso l’ apertura. Riesco a passare, e mi dirigo verso la porta, ma è bloccata. Quelli intanto si stanno avvicinando. Cerco a sfondare la porta, e ci riesco. La chiudo alle mie spalle. Che avventura! Non vedo l’ora di tornare a casa, ma mi accorgo che… questo non è il mio mondo!


Lucia 3A




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