La bancarella puzzolente
“Aaaaaahhhhh!”
Un grido lacerò l’aria tranquilla di Coloridge Road, le
facce stranite e infastidite di inglesi perbene cominciarono ad affacciarsi
dalle finestre pulitissime.
Il grido proveniva da Mr Andick, un vecchio allevatore
scorbutico che da qualche tempo vendeva miele e formaggio di capra davanti al
Coleridge Recreation Ground. Il problema era che la “Prelibatezza di Mr Andick”
(così recitava il cartello attaccato alla bancarella) puzzava in un modo
inimmaginabile.
Il risultato era, quindi, che da quando il vecchio si
posizionava al centro della strada, al mattino, fino a sera, quando andava via,
in Coloridge Road non volava una mosca.
“Attentato! Attentato!” gridò Mr Andick.
Alcune facce preoccupate sbucarono dalle porte rosse e
qualcuno si avvicinò all’allevatore che stava uscendo di testa.
“Aiuto!” gridava preso dal panico.
Quando si calmò un pochino tirò fuori il cellulare e chiamò
sua moglie: “Emily, devi aiutarmi, vieni subito, è urgente!” disse con voce
angosciata.
Quando gli abitanti di Coloridge Road, gli chiesero che cosa
fosse successo, lui indicò solamente la bancarella distrutta, senza dire
niente.
Una pietra arrotondata di circa otto, dieci centimetri era a
poca distanza dal tavolino fracassato. Probabilmente era stata la causa della
rottura della gamba destra del tavolino: quella posteriore, che stava dalla
parte del parco.
Quindici minuti dopo Mrs Andick arrivò rombando con la sua
motocicletta. Smontò velocemente e corse verso il marito. Lo scosse e si fece
raccontare tutto dall’inizio alla fine.
Mr Andick non ricordava niente di particolare. Come ogni
giorno la via era stata deserta a parte il panettiere che, qualche abitazione
più in là, era in balcone.
Disse di essere andato a buttare la cartaccia della barretta
che aveva mangiato, di aver sentito un fracasso terribile e che una pietra lo
aveva colpito di striscio alla gamba. Le mostrò la pietra che avevano notato
anche le persone che si erano assembrate là attorno.
Mrs Andick, che era una casalinga appassionata di misteri,
si autoelesse detective del caso e cominciò subito le ricerche non vedendo
l’ora di mettere in pratica la sua passione.
Osservò la pietra e disse: “Questa è stata sicuramente
lanciata con una fionda o qualcosa di simile e per poter fare un tiro così
potente e preciso da far andare in frantumi un pezzo di metallo, non può essere
stata usata a più di venti metri.”
Poi fece un rapido calcolo e disse: “Quindi le case da cui
può essere partita la pietra sono dal numero 117 al numero 142.”
Si fermò un attimo a pensare e continuò: “Però la gamba
destra frontale alle case coprirebbe la gamba dietro rotta e quindi
quest’ultima sarebbe impossibile da colpire per le abitazioni dal numero 125 al
numero 137.”
Si girò verso il parco e aggiunse: “Interrogherò dopo gli
abitanti, ora controllerò il parco”.
Entrò nel parco, guardò da vari angoli, ispezionò gli alberi
e individuò alcuni punti da cui sarebbe stato possibile colpire la bancarella.
Mentre tornava indietro per comunicare il tutto, notò un gruppo di alberi bassi
e arbusti tra cui sarebbe stato facile nascondersi. Poco più in là notò una
pozza di fango con alcune impronte profonde, erano molte e fresche.
Quando controllò tra gli arbusti trovò delle pietre
ammonticchiate in una piramide ordinata.
La cosa strana fu che erano tutte della stessa misura e alla
piramide mancava la punta. Mrs Andick andò a recuperare la pietra che aveva
scatenato tutto e la misurò con le altre: era della stessa grandezza.
Esaminò il terreno circostante e vicino ad un bidone vuoto
trovò una cartaccia, la raccolse e, aprendola, spalancò la bocca sorpresa: il
foglio era in realtà un progetto dettagliato di una cerbottana ad aria
compressa. Sotto erano assegnati dei compiti a dei nomi.
Tornò alle impronte e notò che erano tutte della stessa
misura: il piede di un ragazzo del college.
Una volta tornata alla bancarella distrutta spiegò ogni cosa
e chiese i nomi dei ragazzi che vivevano in quella vita, notando che
corrispondevano a quelli sul progetto.
Quando al pomeriggio i ragazzi tornarono da scuola, si
videro accolti dalle facce serie dei genitori e dei signori Andick.
Crollarono e Sofia (la “capobanda”) confessò come avessero
costruito la cerbottana perché volevano distruggere le scorte di “Prelibatezza
di Mr Andick” per non doverne sentire più l’odore. Si scusarono con i signori
Andick e tornarono a casa.
Ma quando si chiusero la porta alle spalle, grandi sorrisi
apparirono sui loro volti e su quelli dei loro genitori.
I giorni a seguire sarebbero stati giorni di festa per gli
abitanti di Coleridge Road, perché Mr Andick non sarebbe più tornato.
Giacomo 3D

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