"Mio fratello rincorre i dinosauri" di Giacomo Mazzariol


                                   


La bellezza di questo romanzo sta nel suo approccio naturale alla disabilità, descritta in un modo vero, alle volte spietato, ma proprio per questo ci fa capire l’importanza del non lasciare sole persone 'diverse' da noi.

Questo narrare con verità, secondo me, dipende dal fatto che sia una storia autobiografica.

L’ autore del libro vive in prima persona questa storia.

Giacomo accoglie con felicità la nascita di suo fratello Giovanni, con il quale sogna di conquistare il mondo.

Prima pensava, infatti, che il suo essere speciale fosse un superpotere e che lui fosse un supereroe.

Giovanni è un ragazzino con la sindrome di Down, caratteristica non facile da nascondere.

Era un ragazzo solare e divertente, ma senza filtri. 

Giacomo, crescendo, cominciava a vergognarsi del fratello, quasi a volerlo nascondere.

Non si comportava benissimo con lui e 

non aveva saputo difenderlo dalle prese in giro di alcuni ragazzi. Parlava solo delle due sorelle e non di lui.

Nel libro, Giovanni viene coccolato dai genitori e dalle sorelle, ma non da Giacomo che lo vede come un ostacolo.

Giacomo rappresenta un po’ il pensiero comune, che prima di accettare le diversità deve ferire.

Con il tempo, Giacomo comincia ad apprezzare le peculiarità del fratello: il suo essere libero nel linguaggio e nelle azioni, senza vergognarsi del suo stato.

L’amore tra i due  vince su tutto e l’autore, scrivendo il libro, vuole urlare a tutto il mondo la sua felicità per aver conosciuto una persona come suo fratello.

La diversità all’inizio può spaventare, poi incuriosire ed infine affascinare.


Gabriele

Classe 2G





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